Fortificazioni
Muro anticarro
Ultimo baluardo della Linea Gotica Uno che sbarrava le due vie d’accesso alla valle del Serchio. Il manufatto, tutto in cemento armato e oggi in parte interrato, era all’origine alto m.2,50 e presentava alla sommità un reticolato di filo spinato, un dente anti tank e al centro una postazione di mitragliatrice. Nel letto del fiume dove scorre l’acqua il cemento era sostituito da cavalli di Frisia di verghe d’acciaio, e al dietro, una passerella in legno permetteva il passaggio da una sponda all’altra. La struttura era protetta alle due estremità da Bunkers armati con pezzi anticarro.
Bunker di “Pozzori”
Scavato nella roccia con elementi in cemento armato perfettamente
conservato. Si può definire il prototipo di strutture difensive armate con pezzi anti carro, pensate per difendere una specifica area del terreno.
Questo in particolare aveva il compito di proteggere il muro anticarro
insieme al gemello sull’altra sponda del fiume. Progettato su due piani, presenta un piccolo ingresso che immette in un corridoio con svolta a sinistra e a destra che immette in una stanza da cui parte una lunga scala che porta al piano superiore dove troviamo una piccola stanza da ricovero a cui segue il grande locale dove stazionava il pezzo di artiglieria. Questo tipo di fortificazioni a livello stradale, si dispiegavano per otto km, direzione Lucca , lungo la provinciale Lodovica e dalla parte opposta della SS.12.
Galleria in località Mao
Fa parte di una serie di strutture scavate nella roccia
dislocate nel territorio di Borgo a Mozzano a nord del Muro anticarro
adibite a ricovero delle persone e di materiali. Ha un’entrata e un’uscita debitamente mimetizzate e la struttura è stata realizzata da personale esperto proveniente in massima parte dalle cave marmifere delle Alpi Apuane usando microcariche esplosive e perforatrici alimentate da potenti generatori
Bunker di Anchiano
La chiesa parrocchiale, un tempo castello medievale, è situata su uno sperone roccioso da cui si domina un gran tratto della valle. I tecnici della Todt pensarono bene di sfruttare questo formidabile punto di osservazione per realizzare un punto difensivo tra i più complessi ed interessanti di tutte le strutture realizzate. Comprende una grande sala centrale, due postazioni armate e un punto di osservazione.